Oltre 240 animali costretti a vivere in stalle costruite tra rifiuti speciali e pericolosi. Un’area di 20.000 metri quadrati adibita a discarica abusiva è scoperta ad Oria, in provincia di Brindisi. La zona è stata posta sotto sequestro dalla Guardia di Finanza che ha operato in collaborazione con medici veterinari dell’Asl di Brindisi.
Nella discarica erano state sequestrate diverse tonnellate di materiale ferroso, batterie di auto ed elettrodomestici. Sono stae sequestrate anche le strutture realizzate con cemento e tufi ed adibite a stalle per oltre 240 animali tra equini, suini, ovini, caprini e animali di bassa corte che erano tenuti in pessime condizioni igieniche e senza la documentazione prescritte.
E’ stato anche sequestrato un altro fabbricato abusivo di circa 120 metri quadrati adibito ad abitazione principale del titolare che è stato denunciato.
Il precedente – Cavalli, bovini, ma anche alcuni cani, sofferenti e in stato di denutrizione, tenuti in ricoveri fatiscenti, sprovvisti di acqua e cibo e legati con corde e catene. E’ quanto si è trovato di fronte il personale del Corpo forestale dello Stato di Terni, lo scorso maggio, durante alcuni controlli in allevamenti esistenti in alcuni terreni in prossimità della superstrada Civitavecchia – Rieti.
Il titolare dell’allevamento è stato denunciato all’autorità giudiziarie per maltrattamento di animali e realizzazione di una discarica abusiva. Secondo quanto riferito dalla stessa Forestale, gli animali venivano tenuti in situazioni sanitarie pessime, in baracche realizzate con materiali di recupero (legno, ferro, lamiere), in molti casi anche pericolanti e privi della tettoia per il riparo dalle intemperie.
Poco distante una vera e propria discarica abusiva, con deposito al suolo di rifiuti pericolosi, come elettrodomestici, pneumatici, materiali ferrosi ed edili da demolizione, batterie e alcuni veicoli fuori uso. Il sostituto procuratore di Terni ha disposto il sequestro dell’intera area, così come per gli animali maltrattati, affidati alle cure di un veterinario e indirizzati presso strutture di ricovero idonee.
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