Biofuel, le colture africane in mano al Regno Unito

biofuel, colture colza, africa gran bretagna italia, germania francia, stati uniti cina brasile, biocarburanti vegetali, carburanti fossili biocombustibili, sistema alimentare mondiale, crest global green energy, mali guinea senegal, istituto politica ambientale europea, deforestizzazione  natura ambiente agricolturaE’ stato calcolato che le imprese britanniche hanno acquistato più terre in Africa rispetto a tutte le altre nazioni destinandole a coltivazione per la produzione di biocarburanti. a rilevarlo una indagine del quotidiano britannico Guardian che ha calcolato 3,2 milioni di ettari di terra per la coltivazione di vegetali per l’industria dei biofuel legati a 11 società britanniche. Ritenuti validi sostituti dei carburanti fossili i biocombustibili sono spesso visto come un pericolo per le coltivazioni alimentari, che avendo sempre meno spazi a disposizione stanno mettendo in allarme il sistema alimentare mondiale e portarlo all’aumento progressivo dei prezzi.

biofuel, colture colza, africa gran bretagna italia, germania francia, stati uniti cina brasile, biocarburanti vegetali, carburanti fossili biocombustibili, sistema alimentare mondiale, crest global green energy, mali guinea senegal, istituto politica ambientale europea, deforestizzazione  natura ambiente agricolturaLa maggior parte dei terreni, per un totale di 900mila ettari, appartiene alla Crest Global Green Energy che ha acquistato coltivazioni il Mali, Guinea e Senegal il cui amministratore delegato della società, Tom Stuart, ha rilasciato la seguente dichiarazione “E’ vero che in alcuni casi i biocarburanti sottraggono terreno alle coltivazioni alimentari, ma nei nostri progetti abbiamo adottato l’approccio inter-crop, piantando tanto cibo quanti vegetali per biocarburanti sui terreni marginali rispetto a quelli che abbiamo destinato all’uso agricolo. Vi è un grande elemento sociale nei nostri progetti, bisogna essere d’accordo con tutte le persone del luogo, e questo è normalmente scritto nei contratti a livello di governo”.

Un’altro rischio che spaventa è la possibilità che le coltivazioni per biofuel portino biofuel, colture colza, africa gran bretagna italia, germania francia, stati uniti cina brasile, biocarburanti vegetali, carburanti fossili biocombustibili, sistema alimentare mondiale, crest global green energy, mali guinea senegal, istituto politica ambientale europea, deforestizzazione  natura ambiente agricolturaad un aumento delle emissioni a causa della progressiva distruzione delle foreste, praticalargamente utilizzata per far posto a sempre nuovi terreni fertili. a tal proposito l’Istituto di Politica Ambientale Europea ha recentemente affermato che il carbonio rilasciato dalla deforestizzazione e legato ai biocarburanti potrebbe superare i risparmi di emissioni del 35 per cento richieste per il 2011 salendo al 60 per cento nel 2018, impatto indiretto che attualmente no è considerato dalle linee guida europeo di sostenibilità.

Dopo l’Inghilterra, secondo le statistiche del Guardian, è l’Italia con 7 aziende ad aver il maggior numero di inetressi in Africa, seguita da Germania (con sei aziende), Francia (sei) e Stati Uniti (quattro) mentre per Cina e Brasile ci sarebbero all’attivo solamente progetti ancora non realizzati.

Biofuel, le colture africane in mano al Regno Unitoultima modifica: 2011-06-02T17:31:19+02:00da sonofrank1
Reposta per primo quest’articolo